Catechista non ti scoraggiare

Catechista, non ti scoraggiare

Essere catechisti oggi è una vera sfida.

Ti ritrovi spesso solo: i genitori sembrano più preoccupati delle attività sportive che dell’anima dei loro figli e la Chiesa… a volte sembra lontana, come se ti avesse lasciato li a portare avanti qualcosa che interessa solo a te.

Ma proprio in questo sta la verità del tuo servizio: non stai lavorando per gli uomini, ma per Dio.

Tu non sei lì per vedere risultati immediati, né per ricevere gratitudine.

Sei lì per seminare, anche quando il terreno sembra arido, anche quando tutto grida “non serve a niente”, anche quando ogni tuo sforzo sembra svanire nel nulla.

Ma non è vero che non serve a niente.

Ogni parola che hai detto con amore, ogni abbraccio dato ai bambini, ogni pazienza esercitata in silenzio è scritta nel cuore di Dio, e Lui non dimentica nulla.

Lui vede dove nessuno vede.

Vede la tua stanchezza. Vede le tue domande.

Vede la tua fede. E ti dice: “Va’ avanti. Non mollare. lo sono con te.”

Forse non vedrai subito i frutti. Forse non saprai mai quante vite hai toccato.

Ma ricordati:

Gesù stesso ha seminato e molti non lo hanno accolto.

Eppure, non ha smesso di amare.

Tu sei chiamato a fare lo stesso.

Perché il vero amore è perseveranza.

È rimanere, quando tutto dice di andare via.

È credere, quando sembra inutile.

È servire, quando nessuno ti ringrazia.

Allora non temere la solitudine:

è il segno che stai camminando sulla via stretta, quella dei santi.

Dio ci prepara nell’invisibile, ci forma nel silenzio, e ci affida le anime non quando siamo forti, ma quando siamo umili.

Non smettere di essere luce.

Anche se ti sembra piccola.

Anche se tremola.

Per qualcuno, quella luce è tutto.

“Catechista, non ti scoraggiare”

di Alessandro Formoso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *